Sul piano materiale, la povertà è la vera caratteristica della
situazione umana. Solo rendendosi conto di questo, l'uomo può
realizzarsi pienamente.
L'uomo è talmente povero che non è padrone neanche della
propria vita biologica. La vera ricchezza umana risiede
nella naturale capacità di riuscire a concepire ed a
vivere l'infinito nella propria interiorità. Nella
propria mente non ci sono limiti alla capacità
d'immaginare, se non quelli che ognuno si pone. Dunque,
interiormente l'uomo è veramente libero d'essere, avere,
potere, fare, sapere. Questo è un dato di fatto
svincolato da ogni approccio filosofico o religioso.
Filosofie e religioni sono utilissimi strumenti che
possono aiutare l'uomo a realizzare la propria libertà
perché gli insegnano a rivolgere l'attenzione verso
l'interiorità. Per questo loro ruolo hanno un
grandissimo merito.
Non è né naturale, né facile, distogliere l'attenzione
dai fortissimi stimoli di piacere e dolore con cui la
realtà esteriore ci bombarda continuamente. Però, se
restiamo sempre sul piano fisico ed esteriore abbiamo
già perso, perché non potremo mai riuscire ad appagare
la nostra sete d'infinito in quella direzione.
Per sentirsi liberi, felici, realizzati è necessario
imparare a coltivare costantemente la propria vita
interiore. Per questo, ognuno può scegliere la filosofia
o la religione più adatta alla propria personalità.
In ogni caso, è importante ricordare che dovrebbero
essere sempre le filosofie e le religioni a servizio
dell'uomo e non viceversa.
Da queste brevi considerazioni, possiamo capire che la
vera sfida umana si gioca tutta interiormente. Ma la
vittoria interiore produce i suoi frutti anche
esteriormente, riflettendosi automaticamente sul piano
comportamentale. Si potrebbe sintetizzare questo
processo con le parole : "Vincere dentro per vincere
fuori".
Ma quale è il segnale comportamentale più importante che
caratterizza una piena vita interiore? Sicuramente, la povertà
esteriore. Questa povertà si manifesta attraverso essenzialità
materiale ed intellettuale, semplicità, disponibilità. Essa
costituisce il segnale d'un disinteresse per il superfluo esteriore.
Tutte le energie personali vengono finalizzate alla crescita
interiore. Così, il mondo interiore e quello esteriore possono
entrare sempre più in sintonia arricchendo d'ineffabile gioia
l'esperienza umana.
Al di la delle singole positive esperienze personali, sarebbe
necessario per tutti imparare ad "Essere Poveri". L'insensato
attaccamento alle cose materiali, l'inutile arricchimento
finanziario personale, la troppa sete di potere hanno causato fin
troppi danni in questo mondo, lasciando spesso insoddisfatti coloro
che hanno perseguito tali obiettivi.
Siamo nati poveri, nudi, indifesi. E come siamo venuti
al mondo, così un giorno ce ne andremo. Forse, ricordare
costantemente tutto questo può diventare la base della
vera felicità.
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