Quando si parla d'alimentazione, si
entra in un argomento estremamente importante. Il
nutrirsi costituisce la massima priorità per ogni essere
vivente. Restare senza nutrimento significa morte fisica
certa per ogni animale o pianta.
Con questa breve trattazione, non siamo interessati ad
affrontare le tematiche relative all'alimentazione nei
loro risvolti materiali, fisiologici o scientifici.
Vogliamo solo portare l'attenzione sulle dinamiche alimentari nei loro
risvolti spirituali mettendo l'accento sulle relazioni
che intercorrono tra alimentazione ed infinito.
Quando si mangia ci si relaziona fisicamente con
il cibo che viene mangiato. Gli alimenti ingeriti vengono digeriti,
trasformati ed, in parte, assimilati dal corpo che ne trae
nutrimento indispensabile per poter continuare a vivere in futuro.
Dunque, l'alimentazione è condizione necessaria per
proiettare fisicamente un essere vivente verso
l’infinito nella dimensione del tempo. Da questo punto di
vista, si può cogliere a pieno la sua dimensione
spirituale.
Se nutrirsi è importante, diventa ancora più importante
il "come nutrirsi". Un conto è mangiare qualcosa che
piace e fa bene. Altra cosa è ingurgitare troppo cibo o
nutrirsi con alimenti
nocivi o addirittura tossici per il proprio organismo.
E' necessario imparare a costruire positive relazioni
spirituali con gli alimenti per poter scoprire quali
cibi ci fanno più bene e quali invece male.
Ma cosa può portare delle persone apparentemente
benestanti a mangiare male?
Molti problemi alimentari possono essere la conseguenza
di un'esistenza non realizzata pienamente, carente sotto
il profilo spirituale, priva d'una soddisfacente
relazione con l'infinito nella propria interiorità.
Per trovare soluzione a tali situazioni può essere utile
intraprendere un personale percorso spirituale.
Filosofie e religioni possono essere molto utili a tale
scopo.
Ognuno deve scegliere il percorso spirituale più
adatto ai suoi valori.
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