Ogni uomo è naturalmente
libero perché riesce con la sua mente a concepire, pensare,
vivere l'infinito.
Esiste
essere più libero di colui che riesce a pensare
all'infinito?
Sicuramente, no ! Mentre pensa, egli stesso è infinito.
Come si può imprigionare un essere
capace di pensare all'infinito?
E'
impossibile ! Nella sua mente sarà sempre libero.
L'uomo non può fuggire da questo suo
naturale stato di libertà interiore. Ogni tentativo di porre limiti
alla libertà umana genera dannosa conflittualità.
Quando ad un essere umano vengono posti limiti esterni alla sua
libertà, prima o poi si ribella con conseguenze negative per tutti.
Così, nascono conflitti e guerre.
Nascono conflitti anche quando l'uomo cerca d'autoimporsi regole o
limiti che vanno contro il suo naturale istinto alla vita.
Limiti e regole di questo genere sono ancora presenti in diverse
culture. In passato, sono nate proprio per aiutare le comunità umane
a sopravvivere meglio in determinati contesti ambientali. La libertà
individuale poteva essere limitata o annullata per un bene più
grande che era la sopravvivenza di tutti. Con lo sviluppo del
benessere sociale molte di queste regole sono diventate obsolete.
Esse limitano inutilmente la libertà individuale per ragioni che non
esistono più. Vere e proprie zavorre allo sviluppo umano, sia sotto
il profilo filosofico che spirituale.
Per esempio, con l'avvento del benessere economico, alcune regole
sociali più obsolete possono essere riscontrate soprattutto nelle
relazioni familiari e nel rapporto con la sessualità. I vecchi
vincoli che limitavano la libertà delle donne sono giustamente
saltati però non sono state adeguatamente cambiate le regole sociali
che sovraintendono alle relazioni familiari. Questo sta
disintegrando le famiglie in un clima di generale disorientamento
esistenziale, filosofico e spirituale.
In sintesi, l'unica strada che l'uomo ha per essere felice è quella
di realizzare sempre la propria
libertà in armonia con quella degli altri esseri liberi.
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