A secondo della propria capacità d'amare, si riescono ad instaurare
diverse modalità relazionali con se stessi e con gli altri. La
propria capacità relazionale influenza fortemente ciò che
soggettivamente ognuno definisce "Bello".
E' necessario prendere in esame le tre tipologie classiche dell'Amore
per meglio comprendere in che modo la percezione di "Bellezza" può
variare a secondo di come si riesce ad
Amare.
Per chi ama soprattutto sul piano dell'Eros (Materiale), il senso
del bello sarà basato su specifiche caratteristiche fisiche.
Per coloro che riescono a vivere l'amore nella dimensione
della Filia (Relazionale), la loro definizione di bello sarà influenzata anche da
altri elementi come simpatia, affidabilità, intelligenza,
gentilezza, bontà, attenzione ...
Quanti sono capaci di muoversi nella dimensione d'un
amare caritatevole (Spirituale) percepiscono la bellezza anche sotto il punto di vista
dell'energia spirituale, effettiva o potenziale, dell'altro.
Quasi tutte le persone riescono a vivere l'amore sul piano
dell'Eros (Prendere). Diversi sono quelli che si muovono nell'ambito della
Filia (Condividere). Pochi sono
in grado d'interagire su quello dell'Agape (Donare).
Però, è interessante constatare che, coloro che vivono l'amore
prevalentemente con certe modalità relazionali, spesso, hanno difficoltà a
relazionarsi anche in modo diverso.
Non esiste una scala di capacità d'amare che va da quella materiale
a quella spirituale, passando da quella delle relazioni amicali.
Saper amare significa essere in grado d'esprimere dinamicamente
tutta la propria potenzialità relazionale ed affettiva in funzione
delle situazioni che si vivono.
Ma cosa significa effettivamente essere capaci d'amare ?
Per farlo comprendere in maniera inequivocabile, è bene fare un esempio.
Un uomo incontra una donna (Avremmo potuto anche fare l'esempio con
ruoli alternati). La prima
cosa che può notare di lei è il suo aspetto fisico (Eros). Se il suo
aspetto rientra sufficientemente nei suoi canoni di bellezza
esteriore, allora pensa che è bella, altrimenti pensa che è brutta.
Per chi riesce ad interagire con gli altri prevalentemente sul piano
esteriore e
materiale, questo giudizio sarà quasi certamente inappellabile anche
dopo aver approfondito la conoscenza dell'altra persona.
Ma continuiamo l'esempio. Cosa può succedere se quest'uomo, dopo l'incontro iniziale,
relazionandosi con questa persona, la scopre intelligente, cordiale e
simpatica ?
In questo caso, se è in grado di vivere la "Filia", potrà trasformare il
proprio senso di bellezza materiale ed esteriore, riuscendo a cambiare
anche un eventuale precedente
giudizio da brutto a bello.
Chi riesce a vivere un amore agapico, trova quasi tutte le altre
persone belle perché le osserva dal punto di vista della loro
capacità o della loro potenzialità d'amare.
L'amore agapico fa cogliere quel frammento di
Infinito presente in
ogni persona.
Dunque, per cogliere in pieno l'essenza dell'esistenza umana e i
doni che essa può offrire, è indispensabile saper amare con diverse
modalità a secondo delle situazioni.
Filosofie e religioni offrono propri strumenti comunicazionali
integrati con contenuti culturali propri.
Anche le nuove metodologie comunicazionali derivanti dalla PNL
possono essere uno strumento utile per imparare ad amare. Esse
non propongono alcun contenuto valoriale proprio ma possono
permettere di valorizzare i contenuti valoriali di coloro che le
utilizzano.
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